La Poetica del Sogno, Libere Divagazioni nel Surreale
Boccioni, Boille, Dalí, Kandinsky, Klee, Mariani, Masson
Fotografie di Meyer, Moholy-Nagy, Stieglitz
"Il lungo treno curvava l'orizzonte sotto un'ombra di terra nera. Dai vagoni le braccia lunghe rivolte al mare. Così, insieme, tremavano di gioia i poeti morti.
Salutai la mia anima dai moli battuti dal vento. Essa partì senza memoria perdendosi nell'azzurro lontano.
Un cavaliere armato di luce veniva verso di noi, correndo sul filo dell'orizzonte, cavalcava un destriero di ombra nera, con le pupille di lava levigata. Tra noi e lui un buio sortilegio d'amore. Così abbracciai mio padre. Era felice per me. Non pensava al suo corpo delicato disegnato dalla luce del mattino".
(Da Albatros e Occhi)
Il surrealismo ha costituito per molti artisti, per secoli, una fuga spirituale verso la sublimazione. La rottura della prigione concettuale ha permesso loro di penetrare i misteri dell'immaginazione. Senza clamori, lontano dalle derive del potere, essi hanno accolto visioni magiche intrise di sogni.
Creature di luce bagnate dai segreti dell'irrazionale? Oppure presenze eterne che si rivelano nel cielo, sui loro bianchi destrieri di vento, a chi si predispone ad accoglierle, lungo il sentiero della propria coscienza intuitiva? Surrealtà poetica o eterna libertà? La via spontanea all'osservazione sovrumana non è solo questione del novecento.