post-cubismo e neoinformale - andré villers, marcello mariani

1970 / 1980

 

Andrè Villers, fotografo e pittore francese, nasce a Betancourt nel 1930. Nel 1953 incontra Pablo Picasso e nasce una intensa amicizia e collaborazione professionale. Lavora con numerosi artisti, tra i quali Fernand Léger, Jean Arp, Joan Mirò, Max Ernst, Hans Hartung e molti altri esponenti delle avanguardie del XX° secolo. Parallelamente alla sperimentazione fotografica intraprende una prestigiosa ricerca grafico-pittorica che continua ancora oggi.

In Villers la ricerca poetica della luce e delle forme si esprime attraverso una figurazione geometrico-astratta, vicina al cubismo originario di Braque, senza rimanerne imprigionata. Il suo gusto compositivo è pervaso da una ricerca lirico-cromatica quasi evanescente, che ricorda in modo originalissimo la sua “amicizia concettuale” con Hans Hartung, risalente al periodo immediatamente precedente la datazione delle opere in mostra. Un percorso pittorico quello di Villers che attraverso l’analisi del cubismo e dell’astrattismo lirico, approda ad una sua personale concezione della figurazione astratta. La recente mostra del 2015 alla galleria Gagosian di Ginevra con Picasso, rivela la sua profonda esperienza creativa nella pittura europea del ‘900. 


Andrè Villers

Composizioni Astratte - tecniche miste su carta - 1970/76

 

Marcello Mariani

Forme Archetipe - tecniche miste su tela - 1978/83  


Marcello Mariani predilige, sovente, cimentarsi in grandi formati da scenografo, dove il segno, la materia, la macchia sono parole pittoriche o più esattamente lessemi visivi... Il fermento dai forti sostrati caotici delle sue pitture, conferma l’esattezza della definizione di espressionismo astratto, coniato negli anni ’50 per un importante filone dell’informale... Marcello Mariani percorre le strade del materismo con forti e precisi richiami alla poetica del muro, di cui ha trasferito sui quadri i segni del tempo e la pregnanza tattile degli intonaci, confermando la sua autenticità di pittore che occupa un posto tutt’altro che secondario nell’ambito del neoinformale, che dagli anni ’80 si è diffuso tra i suoi coetanei e tra i più giovani di lui. 

Da “Marcello Mariani o dell’esistenzialità della pittura” di Giorgio Di Genova 

 

Marcello Mariani nasce nel 1938 a L’Aquila. La sua prima personale risale al 1954. Nel ‘56 conosce Osvaldo Licini. Nel 1958 espone a Parigi dove frequenta Jean-Paul Sartre. È allievo a Napoli durante gli studi in Accademia, di Domenico Spinosa e Antonio Scordia (che ritroverà a L'Aquila nel decennio successivo). Negli anni ‘60 approfondisce a Roma la conoscenza di Bruno Lisi e di Luigi Boille e incontra Rauschenberg, Conrad Marca-RelliWillem de Kooning, Tal-Coat, Franz Kline. Nel '64 fonda con Giuseppe Desiato il "Gruppo 5". Nel ‘74 incontra Joseph Beuys in Abruzzo e collabora nel suo studio a L'Aquila con Piero Sadun; nello stesso anno espone a Civitavecchia con Accardi, Consagra e Guttuso. Nel 1977 espone con Brindisi, Marotta, Marinucci alla galleria Ferri Arte. Nel ‘79 è al Center of Modern Art di Melbourne. Nel 1984 si tiene presso la Fortezza Spagnola del Museo Nazionale D'Abruzzo in L'Aquila, la sua prima mostra antologica post-informale "Armonia della Forma Archetipa". Nel 1987 e nel 1988 è con Crispolti in "Alternative Attuali". Negli anni '90 espone ripetutamente con i maestri dell'Arte Concettuale (Pistoletto, Kounellis, Mauri, Accardi, Paolini, Catalano etc) e tiene un ciclo di mostre sulla pittura Neo-Informale curate da Vito Apuleo, che si concluderà con i due appuntamenti internazionali a Melbourne nel 1998 e nel 1999. Il 2000 inizia con un ciclo di esposizioni curate da Giorgio Di Genova sulla collocazione dell'informale di Marcello Mariani, nelle ricerche odierne. Nel 2006 inaugura nel Museo Sperimentale d'Arte Contemporanea di San Domenico la mostra "I Colori del Sacro" a cura di Silvia Pegoraro. Nel 2007 espone con Burri, Vedova, Marca-Relli, Pollock, Kline, Afro, Tapies nella mostra "Nel Segno della Materia: Pittura informale Europea e Americana"; nel medesimo anno esce il libro-reportage di Gianni Berengo Gardin: "Marcello Mariani, Percorsi di Luce". Nel 2008 è a Milano alla Fondazione Mazzotta. Nel 2009 espone al Museo Nazionale di Palazzo Venezia in Roma, nella mostra antologica “La Via Pittorica al Sacro, 1957 - 2007, a cura di Gabriele Simongini, con testi di Claudio Strinati ed Enrico Crispolti. Nel 2011 è presente al Complesso Monumentale del Vittoriano con Louis Godart nella mostra "L'Unità dell'Arte Italiana nella Diversità delle Regioni" ed alla 54° Biennale di Venezia con Vittorio Sgarbi. Nel 2012 espone di nuovo al Vittoriano con Luigi Boille, Vasco Bendini e Giulio Turcato. Nel 2015 è rappresentato a Milano presso il Padiglione Italia di EXPO con Berengo Gardin ed alla Fondazione Le Stelline in una mostra documentale con Lucio Fontana.